Andrea Viscusi ha lavorato come editor a due miei romanzi, intervenendo in entrambi i casi sui testi già scritti. Il suo intervento comincia con una lettura approfondita del testo da editare per poi poter scrivere una scheda completa suddivisa in sezioni. Inizialmente abbiamo fatto alcune riunioni generali riflettendo su come avremmo potuto agire sul testo per migliorarlo. Come autrice ho scelto in che direzione procedere per modificare o tagliare delle parti, quali suggerimenti accettare e quali invece accantonare. Ho accettato gran parte dei suggerimenti perché erano corretti e funzionali e mi accorgevo che permettevano di migliorare il testo di migliorare. Nulla mi è stato imposto né presentato come un rimedio magico per i mali del libro. C’è voluto tanto lavoro da parte mia, tante altre discussioni, brainstorming, note, riscritture, bozze prima di arrivare alla versione che convinceva davvero sia me che lui. Penso che un buon editor non imponga mai la sua visione e il suo gusto ma che invece accompagni l’autrice, come nel mio caso, a tirare fuori il meglio dalle sue specifiche potenzialità. Altri aspetti positivi della mia esperienza sono stati la disponibilità e la puntualità con cui ho ricevuto ogni volta i commenti di editing. Può sembrare banale ma rallentamenti o ritardi in questa fase del lavoro possono essere molto negativi per chi scrive.
Natalia Guerrieri ha pubblicato “Non muoiono le api” (Moscabianca Edizoini) e “Sono fame” (Pidgin edizioni)